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martedì, ottobre 03, 2006

la prima volta al casinò

Correva l’anno 1997… mese di Gennaio… giorno 18, sabato. Giornata storica. Le nostre menti insane hanno ancora una volta partorito una mezza follia: vogliamo passare il sabato sera al casinò di San Remo, dormendo poi la notte a Cervo. Ma non sarà un weekend normale perché noi ci vogliamo andare in VESPA, la mia prima (e unica) vespa rossa targata Alessandria, in quanto acquistata a Novi Ligure nel dicembre 1995. Non so il perché ma partiamo a metà pomeriggio, fuori è già buio, la temperatura si aggira sui 5/6 gradi e… piove! Ma noi sì che si è uomini: si parte lo stesso, cazzo! 3h e 10min di viaggio per arrivare e che viaggio… un freddo maiale, l’asfalto viscido (soprattutto considerando di essere su una vespa) e la pioggia che, abbinata al buio, rende la visuale col parabrezza pressochè inesistente … a pensarci oggi dovrebbero darmi 1000 euro perché io faccia una cosa del genere. Bene o male riusciamo ad arrivare vivi e vegeti, tempo di cenare e poi dobbiamo andare perché a Diano Marina (che dista da Cervo appena 4,5km) ci aspetta il treno per Sanremo (45km da Cervo)… in treno un po’ perché, sebbene giovani, la schiena dopo 3 ore di vespa implora riposo e un po’ per via della pioggia che scende incessante. Alla nostra primissima volta al casinò arriviamo che è l’una e, dopo esserci fatti ammaliare dall’ambiente tutto, decidiamo di farci avvolgere dalle lunghe braccia del gioco d’azzardo…nello specifico l’entusiasmante roulette. Con nostra somma sorpresa, ci sbattono fuori alle 3.30 perché… il casinò chiude!!! E noi che avevamo fatto i conti di prendere il primo treno della mattina alle 5.12 per fare ritorno a Cervo… Insomma che ci ritroviamo in mezzo alla strada con quasi 2 ore di anticipo rispetto all’arrivo del treno. Come se non bastasse la zona della stazione si rivela essere una specie di viale delle mignotte e delle checche in quanto notiamo uno “strano” via vai di auto. Dopo aver tentato un inutile autostop per un’ora e mezza, saliamo mesti sul treno delle 5.12 e scendiamo dopo poco a Diano Marina. E l’inconveniente è dietro l’angolo: una gomma della vespa a terra…e ancora non ha smesso di piovere… cristi e madonne si sprecano, si cambia la gomma e all’alba delle 6.30 siamo sotto le coperte. Sveglia alle 13 e viaggio di ritorno col sole e l’asfalto asciutto per cui il tempo di percorrenza si riduce a 2h45min. L’unica nota positiva del weekend è stata la vincita al casinò, seppure non ecclatante: 150.000 lire CC e 50.000 lire MM. Almeno quello!!!


CC