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giovedì, ottobre 05, 2006

Sfruz... basta la parola

Il capodanno 97-98 a Sfruz, frazioncina di circa 270 abitanti nella provincia di TN, è stato uno dei più memorabili di sempre.

Grazie alla mia fidanzata di allora, troviamo una casupola a 2 piani a 20.000 lire al giorno… il gruppo era formato da me, MM, azzu, jecky, vivi, il mascia, anna, aly come base portante, poi qualche giorno dopo ci avrebbero raggiunto Erry e Ila direttamente da Firenze… in treno!!! Mitiche… ce le immaginiamo tutti a S.M.Novella a chiedere un biglietto di sola andata per Dermulo, vicino a Trento (perché il treno a Sfruz non arriva), chissà cosa avrà pensato il bigliettaio… Sta di fatto che per quanto poco ci credessimo sono veramente arrivate e si sono aggregate in casa a formare la nona e decima inquilina. Ma non basta perché poco dopo si sono aggiunti anche 3 fantasmagorici personaggi rispondenti ai nomi di Pierre, Matte G. e il Buri!!! Tre truzzetti provenienti da quel minuscolo paesino della Lombardia che è Proserpio, vicino a Erba, provincia di Como e amici dell’Aly che si sono presentati con una tamarrisima Citroen AX color amaranto. E con loro arrivammo a quota 13 persone in casa…un record!!

Insomma a parte gli antefatti non so da dove iniziare a raccontare le peripezie di quella vacanza…andando con un minimo di ordine potrei narrare di una delle tante genialate del buon Jecky… nella casa era presente una vecchia stufa a gasolio come riscaldamento ed avevamo a disposizione una tanica di gasolio che avrebbe dovuto essere sufficiente per quasi tutta la vacanza…bè il giorno dopo il nostro arrivo a un bel momento chiediamo a Jecky, che era l’addetto alla stufa, che fine avesse fatto il gasolio dato che la tanica era vuota… e lui “bè l’ho messo tutto dentro no??”, la casa è diventata una fornace e nell’aria non si distingueva più nessun odore se non quello del gasolio, del cui tanfo i cui vestiti sono rimasti impregnati per giorni anche dopo il ritorno a Zena.

Oppure come scordare quando, probabilmente il giorno stesso, prima di andare a sciare il buon Mascia ha intasato il cesso del piano di sopra…e senza buttarci dentro niente di particolare… semplicemente usandolo!!!

Ancora torna in mente la fantastica tutina da indossare sotto i vestiti da sci del buon MM… color marrone, attillata, vecchia di 18 anni…uno spettacolo vederlo vestirsi al mattino! Per non parlare del vederlo mettere la copertina di lana al motore della sua piccola Uno bianca (sempre quella!!!) la sera prima di andare a nanna…

E vogliamo parlare dell’uscita del Mascia mentre festeggia la mezzanotte col Buri… “Auguri Buri… anzi Auburi!!!!!!!!!!!!!” Siamo morti tutti quanti…

Per proseguire con la storica retromarcia effettuata da MM nella corsia d'emergenza dell'autostrada per raggiungerci all'autogrill visto che non era riuscito a svoltare in tempo ed era andato "lungo"...

Ricordo con molta meno gioia il momento dell’uscita di casa le mattine in cui andavano a sciare… mi aspettava l’incubo del tetto della Croma sopra il quale dovevo legare 8 paia di sci con lacci, laccetti e cinghie varie in quanto di porta pacchi si trattava, non di un portasci!!! La mattina ero sempre il primo ad uscire di casa con una buona ventina di minuti di anticipo sugli altri… che palle.

Per non parlare dell’ora e passa che impiegavamo tutte le mattine a raggiungere le piste da sci di Madonna di Campiglio… e pensare che ci avevano detto che erano a pochi minuti di distanza!!

E ancora... la celeberrima telefonata di MM alla sua fidanzata di allora... in chiusura... "ora stiamo andando a dormire" e lei: come? " andiamo a dormire"... come? non sento... "ho detto che vado a dormireee!!!" non ti sento... "VADO A DORMIIIIIIREEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!"... un urlo agghiaccante nel mezzo della notte che per un istante ha creato un silenzio assoluto nella casa prima che ci scompisciassimo tutti dal ridere...indelebile.

E poi arrivò la fatidica notte di capodanno… io ero ormai avvezzo alla sbornia (a base di vino ancora) e anche Sfruz non fece eccezione. Dopo aver brindato al nuovo anno in casa decidiamo di uscire, CC in preda ai fumi dell’alchol fa strada e lascia un piccolo vuoto fra sé e gli altri…. Ciondolando giù per una stradina al fianco di alcune villette poste in cime a una collinetta ad un certo punto sento sbraitare dalla porta di una di queste villette, mi giro e vedo un tizio nella semi oscurità che inveisce pesantemente nei confronti della mia presenza lì… senza che io avessi fatto nulla! A quel punto chiaramente non posso di certo, da ubriaco, farmi insultare dal primo che passa… e quindi inizio a rispondergli per le rime e a mandarlo sonoramente a fanculo… il battibecco si fa sempre più acceso e per fortuna (del tizio si intende…) intervengono Jecky, MM & co. ad allontanarmi e contemporaneamente esce dalla villetta un altro personaggio dai capelli lunghissimi a contribuire a riportare la calma. Mentre vengo allontanato da jecky…toh! mi imbatto in un gigantesco martello da muratore abbandonato chissà come lì per terra affianco al guard-rail… nemmeno a dirlo lo raccolgo subito e inizio a brandirlo dirigendomi di corsa verso il burbero che mi aveva insultato urlando slogan del tipo “vieni qua che te lo spacco in testa” e roba varia. Vengo immediatamente bloccato dai miei compari e faccio nel mentre la conoscenza di Vinicio, il personaggio dai capelli lunghi, il quale si rivela essere piuttosto amichevole (non so come sarebbe finita in caso contrario…) e ci informa che il tizio che mi insultava era palesemente ubriaco e oltre ad essere una specie di bisonte (un metro e novanta per novanta kg) era anche un capo ultrà degli Sharks, squadra di hockey su ghiaccio di Bolzano. Si ritenga solo fortunato che mi abbiano fermato con quel martello in mano…tzè!!!

Eventuali appendici le lascio a MM, la povera mia memoria fa capolinea qui.

Indimenticabile capodanno.

CC