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mercoledì, ottobre 11, 2006

maledetta Les Deux Alpes

Altro posto, altro capodanno. Era il lontano dicembre 1998 quando passammo il capodanno a Les Deux Alpes, in Francia.
La trasferta era stata anticipata da una missione di avanscoperta da parte del mascia, Jecky e CC che un lunedì di dicembre si presero la briga di fare un viaggio dalla mattina alla sera fino laggiù sia per vedere com’era il posto sia per cercare qualcosa in affitto in diretta. Il paesino ci era piaciuto ma per l’affitto non concludemmo nulla in quella missione. Soltanto da Genova eravamo poi riusciti ad affittare 3 appartamenti. Anche allora la gente non mancava. Nel primo e più grosso stavamo io, Cami, Jecky, Erry e Ila. Nel secondo le due coppie Azzu+Fra e MM+Silvia. Successivamente avevano prenotato un piccolo monolocale anche Pitta e la Fra. Quell’anno è stato sfigatissimo sotto molti punti di vista, soprattutto per il sottoscritto. Già eravamo nel paese dei galletti campioni del mondo di calcio e poi siamo riusciti ad imbroccare uno dei rarissimi anni senza neve a LDA, paese noto per l’abbondanza di neve e per la bellezze delle piste. Ricordo che il primo giorno abbiamo sciato sulle pietre e poi per me il problema non si è più posto visto che mi è venuto un febbrone da cavallo che mi ha tenuto a letto fino a Capodanno.

Ricordo però che l’unico giorno che siamo andati a sciare, al ritorno a casa, mentre aspettavamo l’ascensore io appoggio i guanti su un estintore lì vicino e ovviamente ce li lascio (iniziavano i primi sintomi… e probabilmente i primi capelli bianchi…). Dopo mezzora che eravamo in casa, scopro di non averli più e corro giù dall’ascensore a recuperarli ma ahimè, è già troppo tardi, qualcuno ha pensato bene di fregarseli.

Un altro giorno eravamo a cena seduti al tavolo del soggiorno. Io faccio per alzarmi da tavola e nello strisciare indietro la mia sedia questa letteralmente mi si sfascia in mille pezzi sotto il culo e io finisco disteso per terra, tra l’ilarità generale.

Di notte nel soggiorno dove dormivano Erry & Ila faceva un freddo becco perché dalle finestre entravano spifferi paurosi e fuori eravamo sotto zero…. Una mattina ci alziamo prima delle fanciulle e entrando nel soggiorno ci scompisciamo nel vederle arrotolate tra le coperte con addosso sciarpe e guanti!!!! Ci saranno stati 15 gradi in quella stanza di notte….

E poi ovviamente la ciliegina sulla torta… un bel giorno io mi trovo in stato comatoso a letto con 40 di febbre e tutti i miei amichetti pensano bene di lasciarmi lì e andarsene a sciare. Così mi ritrovo da solo a letto e quasi impossibilitato a muovermi perché con 40 di febbre io sono praticamente sotto terra, non riesco nemmeno a parlare. Nel mezzo della giornata sorge all’improvviso un bisogno impellente… così mi decido: devo alzarmi e andare in bagno, ce la posso fare!! Per la cronaca io dormivo nel letto di sopra di un letto a castello con le doghe. Ogni tanto capitava che una doga saltasse via ma i miei colleghi me la rimettevano subito a posto per non crearmi fastidi alla schiena. Insomma che appena accenno a contrarre gli addominali per issarmi dal letto parte via la maledetta doga e io mi immobilizzo timoroso… visto che non succede nulla continuo nell’issata e all’improvviso parte via infame anche la doga affianco, il materasso s’incunea a “V” e scivola giù nel vuoto creato dalle doghe insieme al mio culo. Io in un estremo atto di coraggio riesco a piantare i gomiti ai bordi del letto rimanendo sospeso nel vuoto ed evito così di finire nel letto di sotto insieme al materasso…con uno sforzo sovrumano mi tiro fuori da quell’inferno e non so come ma trovo la forza per disfare quel letto e rifare quello affianco che era libero. A quel punto però la mia febbre deve essere salita a 42°, non ero mai stato così male prima.

Da registrare è anche la sera in cui io, Cami e Jecky architettiamo un piccolo scherzo ai danni delle coppie MM+Silvia e Pitta+Fra, risoltosi poi in un dramma totale. L’idea era semplice: Erry ed Ila avrebbero dovuto fare le oche tutta la sera flirtando con Pitta ed MM per fare ingelosire le due fidanzate. Lo scherzo sarebbe anche risultato simpatico se non fosse per la Fra che ha avuto un attacco di isteria acuta, s’è messa a sbraitare e piangere ed è corsa fuori di casa sul pianerottolo, rincorsa da Pitta che se la rideva di gusto, e non era l'unico. Non è stato facile riportare la calma quella sera…

Per fortuna il 31 dicembre la mia febbre è sensibilmente calata ed io riesco a mettermi a tavola con gli altri, a brindare e poi anche ad uscire per festeggiare la mezzanotte in piazza e persino ad aggrapparmi a un camper di passaggio e farmi trainare per qualche metro scivolando sul ghiaccio con le scarpe…

Personalmente LDA mi è rimasta qua…ci devo tornare!

CC