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martedì, novembre 07, 2006

Dannato quel Filly...

Deve essere stato il 2002 o il 2003 al massimo… io e MM decidiamo di passare il weekend a Roma, alloggiando a casa di mia sorella che nel mentre si trovava a Ge. Partiamo di venerdì pomeriggio e arriviamo per l’ora di cena. Mangiato qualcosa decidiamo di fare un salto al Campo de’ Fiori a vivere un venerdì sera romano in stile piazza delle erbe. Ovviamente abbiamo a disposizione il Filly di mia mamma, rigorosamente 50cc… il mezzo seppur si presenti in stato pietoso e decadente è abbastanza affidabile e 2 persone le porta tranquillamente, gli unici piccoli inconvenienti sono il bauletto che tartassa la schiena del passeggero ad ogni minimo buca (figurarsi in zona Piazza Venezia dove c’è ancora l’antico pavè di sampietrini…) e quel maledetto parabrezza con le viti spanate che sbatacchia costantemente sulla testa del guidatore. Il viaggio d’andata fila liscio e infrangendo da buoni romani ogni regola di buona condotta, tra sensi vietati e zone pedonali, riusciamo a parcheggiare praticamente IN campo de’ fiori, diciamo in un vicoletto adiacente. Dopo un giro nella piazza decidiamo di far ritorno a casa, arriviamo al motorino… e questo non ne vuol sapere di partire, né col pulsante né con la pedivella. Dramma… la casa dista diversi km e spingerlo fin là sarebbe un’impresa mostruosa (anche per noi). Per fortuna dopo 10 minuti si mette miracolosamente in moto, saltiamo su e partiamo a tutto spiano verso casa, sai mai che decida di spegnersi al primo semaforo!! Ma il rischio è lo stesso dietro l’angolo, anche se di natura diversa… a circa 1 km da casa, in pieno rettilineo, a velocità di crociera stimabile intorno ai 50km/h… BOOM!!!! Scoppia la gomma dietro, il motorino diventa totalmente incontrollabile, la parte posteriore comincia a prodursi in uno slalom speciale fra paletti immaginari, derapa a destra che derapa a sinistra che derapa ancora a destra e via dicendo, nello spazio di un secondo fra noi e noi pensiamo “siamo morti, se andiamo per terra ci facciamo nuovi”… ma incredibilmente io, che ero alla guida, riesco ad assecondare i movimenti impazziti del mezzo senza mollare il manubrio e dopo 50 metri di supermotard riusciamo a fermarci al lato della strada indenni e incolumi, col cuore a mille. Neanche il tempo di girarmi a vedere se MM è sopravvissuto allo shock che lo sento scoppiare in un applauso sentito per il mio controllo dell’infame scooter!!! A volte sembra che anche quando non andiamo a cercarcele, siano loro a trovare noi…..

CC